Il cammino verso il patteggiamento tra la procura federale e i rappresentanti di Sandro Tonali prosegue senza sosta. Tutto è iniziato con l’audizione del 15 ottobre, durante la quale l’ex giocatore del Milan ha ammesso di aver infranto le regole scommettendo sul calcio, comprese le partite delle sue squadre, Brescia e Milan, sebbene avesse puntato sempre sulla loro vittoria, evitando quindi una violazione sportiva.
Ora, sembra che la questione riguardante dove Tonali dovrà scontare le sue “pene alternative”, parte integrante della sanzione, sia stata risolta. Seguendo l’esempio di quanto accaduto con Fagioli, che ha ricevuto una squalifica di sette mesi e l’obbligo di partecipare a dieci seminari sulla ludopatia organizzati dalla Federcalcio, anche Tonali si impegnerà in iniziative simili, ma le svolgerà in Italia, non in Inghilterra. Ciò non esclude la possibilità che il Newcastle, la squadra con cui ora è sotto contratto, possa organizzare eventi analoghi.
Nel frattempo, sarà redatto un programma di attività dalla FIGC, compatibile con gli impegni sportivi del giocatore. Questo impegno “sociale” avrà lo scopo di educare i giovani sui pericoli della ludopatia, spingendoli a non sperperare il loro futuro e denaro in scommesse illegali. Tale impegno inizierà anche prima della fine della squalifica di Tonali, estendendosi oltre il periodo in cui gli sarà di nuovo permesso giocare.
Durante questo periodo, Tonali dovrà anche fornire una certificazione medica che attesti il suo impegno in un percorso terapeutico per superare la dipendenza dal gioco d’azzardo. Probabilmente, sarà necessario che partecipi a un evento al mese, un impegno che dovrebbe essere gestibile senza interferire con le sue responsabilità al Newcastle.
Tuttavia, non tutto è ancora stato definitivamente risolto. Rimane un’ultima verifica tecnica prima di raggiungere un accordo conclusivo, un ostacolo che si prevede sarà superato nelle prossime ore. C’è l’urgenza di concludere rapidamente, ma applicare l’articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva, relativo al patteggiamento, richiede che si seguano tutte le procedure necessarie, inclusa l’approvazione della Procura generale dello sport e della presidenza federale. Quindi, è realistico aspettarsi che la questione possa essere definitivamente risolta entro domani.
Per quanto riguarda la sanzione, l’opzione più plausibile sembra essere quella di un patteggiamento che comporti dieci mesi di sospensione – facendo perdere a Tonali l’intera stagione, incluso l’Europeo – con l’aggiunta di otto mesi di “pene alternative”. Naturalmente, potrebbero esserci degli aggiustamenti last-minute prima che la questione sia definitivamente chiusa.